Situata nella stretta valle del fiume Kroparica, alle pendici dei monti Jelovica, la località ha conservato il suo volto minerario: lungo le vie che costeggiano il fiume si vedono le numerose prese d’acqua che alimentavano i magli, le case dai balconi adorni di ferri battuti, i portoni con bei battagli. Oggi sono attive officine che producono chiodi e aziende specializzate nella produzione artigianale di oggetti per la casa, inferriate, porte, lampadari e soprammobili in ferro battuto. Nel 1953, durante i lavori di allargamento della strada da Kropa a Jamnik, a 1.5 km a sud dell’abitato è stato scoperto lo Slovenska pec (forno sloveno), l’unico esempio in Europa di forno di fusione del XIV-XV secolo, in grado di produrre venti chili di ferro al giorno. Il luogo è protetto come monumento storico-culturale.
Nel periodo di massima produzione del ferro, Kropa si è arricchita di edifici religiosi e abitazioni di pregio: la grande chiesa barocca di Sv. Lenart eretta nel 1491 e più volte ristrutturata; su un’altura a sud la cappella di Sv. Marija del 1713; alcune decorose abitazioni dei dirigenti e dei proprietari delle aziende, costruite nel XVII e XVIII secolo, tra cui il palazzo Mazolli del 1642, l’edificio più interessante dal punto di vista architettonico, ora sede di un museo dedicato al ferro.