Residenza arcivescovile, voluta da Karl II von Liechtenstein-Kastelcorn, sorse tra 1686 e 1698 sul sito di un precedente castello (hrad). Tra le sale del palazzo meritano particolare attenzione la Snemovní sál, sede del Parlamento austriaco tra 1848 e 1849, con 22 lampadari veneziani, dipinti e stucchi allegorici, e la Manský sál, sala dei Vassalli, adibita a tribunale capitolare e decorata con stucchi, ritratti e un bellissimo soffitto affrescato. Si visitano inoltre la sala di Caccia, con 41 trofei ottenuti dallo zar Alessandro III, il Salone rosa, ambiente di ricevimento in stile rococò, la stanza da letto dell'arcivescovo e la Biblioteca nuova, che assieme a quella vecchia custodisce un patrimonio di oltre 33mila volumi, incunaboli e manoscritti. Usciti da questi ambienti si accede all'Obrazárna, la più ricca pinacoteca visitabile nella Repubblica Ceca dopo la Galleria nazionale di Praga. Iniziata nel Cinquecento, la collezione si compone di 536 dipinti, fra cui il capolavoro di Tiziano “Apollo e Marsia”, il pezzo più importante dell'esposizione. Si segnalano il quattrocentesco ciclo delle Storie della Vergine, quattro opere di Lucas Cranach il Vecchio, fra cui la “Decollazione del Battista”. Rappresentano la pittura italiana, Veronese, Carracci e Bassano, mentre tra gli artisti fiamminghi e olandesi spiccano van Aelst, Floris, Rubens, Bol, Hoogstraten e van Dyck, di cui notevole è “Carlo I d'Inghilterra e la regina Henrietta”.