Sorto nel XII secolo in forme romaniche, il complesso monastico (klášter) finì danneggiato dalla furia degli hussiti nel '400. Degli ambienti conventuali rimangono il chiostro, dove si ammirano sculture gotiche, e la sala da pranzo d'inverno, arredata con mobili, arazzi, statue seicentesche, armi giapponesi, dipinti e porcellane. Radicalmente ristrutturata tra 1711 e 1726, la grande chiesa conventuale Nanebevzetí Panny Marie (dell'Assunta) può essere considerata uno dei capolavori dell'architetto Johann Blasius Santini Aichel. Innovativo ed eccentrico, amante del gotico in epoca barocca, dotò l'edificio di un sistema di aperture ad arco acuto, reinventando la facciata, ricostruendo l'abside con pianta a trifoglio e innalzando una monumentale cupola ai cui lucernari si deve molta dell'atmosfera del luogo. All'interno, belle volte stellari, una notevole decorazione a fresco e un arredo ligneo di cui fanno parte altari, pulpito e la mostra d'organo.