Al centro della Cappadocia si trova quello che in apparenza è un villaggio simile a tanti altri. Kaymakli nasconde invece una gigantesca città sotterranea, probabilmente costruita tra il VI e il X secolo. Scavata in un tufo particolarmente friabile, che rende le pareti talvolta poco stabili, la città scende ad una profondità di 45 metri e si articola in 8 diversi livelli, percorsa da un centinaio di tunnel nei quali sono state ricavate abitazioni e edifici pubblici.
Si immagina che questo alveare umano sia stato realizzato per questioni di sicurezza, come spiegherebbe il sistema di chiusura delle uscite principali, sbarrate da grosse mole di pietra.