Paesino di nemmeno 3000 abitanti, fu in epoca vichinga sede reale. Rimangono a testimoniare quel grandioso passato alcune evidenze archeologiche e una chiesa dell'XI secolo, fra le più antiche della Danimarca, dai notevoli affreschi del XII secolo.
Davanti alla chiesa, probabilmente destinata a funzioni sepolcrali, sono due grandi pietre incise in caratteri runici del X secolo: la maggiore reca la più antica raffigurazione di Cristo esistente nel Paese e un'epigrafe che attesta l'introduzione del Cristianesimo in Danimarca da parte di re Aroldo “Dente Blu”; sulla seconda si riconosce invece il nome della regina Thyra. Le due pietre sono iscritte nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, al pari dei due tumuli sepolcrali adiacenti, di cui quello settentrionale si presume sia la tomba di re Gorm e della regina Thyra.
Tappa di rigore per comprendere il valore storico dei monumenti di Jelling è il Kongernes Jelling, moderno centro visite che racconta la vita dei vichinghi a quell'epoca.