Sembrano oscillare impercettibilmente le colonne corinzie del peristilio che corre intorno al tempio più famoso di Jarash. Sarà per la loro particolare costruzione, realizzate a incastro, o per il forte vento che di tanto in tanto sferza sulla piana dell'antica Gerasa. Due scalinate conducono al portico esterno, che immette in un ampio cortile anch'esso porticato. Preceduto da un altare, il tempio propriamente detto si erge all'interno del “temenos”, l'area sacra nella quale era la cella che ospitava la statua della divinità. Anche se non tutte le colonne sono in piedi (parecchi i blocchi di pietra e i capitelli sparsi intorno), il Tempio di Artemide emana ancora un grande fascino, nonostante le modifiche nel corso dei secoli l'abbiano messo a dura prova. In epoca bizantina e omayyade vi furono installate botteghe di vasai, mentre una parte del luogo di culto venne persino trasformata in castello, poi distrutto da Baldovino II, re di Gerusalemme.