Un edificio senza dubbio "importante", per dimensioni e valore storico-artistico, se comparato al modesto abitato di Ják, letteralmente dominato dalla mole romanica e dalle due possenti torri che stringono la facciata di questa chiesa. Sorta come luogo di culto di un monastero benedettino, decadde nel XVIII secolo e solo a cavallo dell'Ottocento e del Novecento recuperò l'aspetto originario. Evidenti gli influssi del romanico francese, provenzale e normanno, quest'ultimo visibile nella decorazione geometrica del portale, profondo e fortemente strombato, vero e proprio capolavoro di maestria scultorea. Arcate, colonnine e leoni stilofori impreziosiscono l'ingresso, sopra il quale è un Cristo benedicente che pare vigilare sui fedeli che entrano. L'interno, diviso in tre navate da pilastri a fascio, presenta capitelli decorati, statue gotiche e straordinari affreschi duecenteschi nelle navate e nella zona absidale.