Ricchi mercanti e bottegai greco-ortodossi erano gli antichi abitanti di questo quartiere. "Fenerioti", così erano chiamati, da "fener", il faro che doveva trovarsi lungo le rive del Corno d'Oro, braccio di Bosforo che si insinua nel tessuto urbano di Istanbul come un lungo fiordo. Dopo la conquista della città ad opera dei Turchi guidati da Maometto II il Conquistatore, nel 1453, i commercianti che vivevano nel quartiere divennero rapidamente i principali funzionari del nuovo impero ottomano. Fecero del Fener una zona residenziale lussuosa, con eleganti palazzi che ancora oggi fanno da scenografica quinta alla collina, nonostante il degrado seguito all'abbandono dei mercanti dopo le rivolte del 1955. Oggi qui vivono immigrati provenienti dalle aree più povere del Paese, ma un progetto dell'Unesco si sta occupando della rivalorizzazione di questa parte di città, delle pietre, ma anche dell'anima e dell'atmosfera del Fener, diretto come è al recupero delle tradizioni del quartiere.