La si visita per il suo castello, fra i più belli della Romania, ma questa località della Transilvania occidentale merita di essere apprezzata anche per motivi non strettamente monumentali.
Il suo nome tedesco, Eisenmarkt (mercato del ferro), tradisce la centralità che la siderurgia e il commercio di metallo hanno giocato nell'economia urbana nei secoli. Oggi le ciminiere dei grandi impianti non fumano più, e se per molti è un bene, dato che la città ha saputo attivarsi in altri campi, questo è segno del definitivo tracollo dell'antica tradizione della lavorazione dei metalli. Dalle fucine di Hunedoara provenivano infatti le armi del grande sovrano ungherese Mattia Corvino (1440-90) e delle sue truppe.
Molto vivace è la nutrita comunità rom che qui vive e che ha dato alla luce, nelle periferie, a incredibili palazzi dalle forme orientaleggianti, con tetti in scintillante lamiera a forma di pagoda.