Impressionante fortezza, sorta in posizione strategica a 650 metri di altezza, può essere considerata un modello di perfezione in materia di fortificazione medievale. Nota agli arabi come Qalat al-Hisn, castello della Fortezza, il nome, un’evidente ripetizione, si addice perfettamente alla mole della struttura, una delle più grandi al mondo nel suo genere (30mila m2). Per farsi un’idea d’insieme del complesso, prima di entrare è opportuno percorrere la strada che costeggia la cinta più esterna delle mura, con barbacane, bastioni e torri di epoca diversa. Sul lato est, una porta ad arco acuto dà accesso al castello nei pressi di un bastione del XIII secolo. Cuore della piazzaforte è il cortile interno, a pianta irregolare a causa delle costruzioni che vi sono state aggiunte a partire dal XIII secolo. Sulla sinistra, la sala dei Pilastri, ampio ambiente sostenuto da massicci piloni quadrangolari dal quale si raggiungono i magazzini, che i cronisti dell’epoca dicevano potessero contenere viveri per resistere ben cinque anni senza approvvigionamenti esterni. Sull’altro lato del cortile è il portico gotico, dalla raffinatezza tipica del loggiato dei chiostri; da qui si accede a una sala coperta da volte a crociera ogivali, dove si riunivano i capi dell’ordine. Annesso è un salone lungo 120 metri, destinato ad accogliere i soldati e dove si trovano un grande forno per il pane e un pozzo. Tornando sul cortile, sul lato settentrionale si trova una cappella che nell’impianto ricorda le chiese della Provenza e della Borgogna. Sul fronte sud del Krak è la “ridotta”, complesso di tre torrioni organizzati per poter resistere anche nel caso in cui il resto della fortezza fosse stato espugnato. Dal 2006 il Krak dei Cavalieri, insieme al castello di Saladino, è stato incluso nella lista dei luoghi Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.