Questo splendido palazzo sul Tamigi, una delle più belle tra le residenze reali (la regina Vittoria lo preferiva a Windsor), rappresenta ancora una delle maggiori attrattive della regione londinese: e a buon diritto, date le opere d'arte che contiene nella magnifica cornice delle antiche sale e del bellissimo paesaggio. Il palazzo fu costruito come residenza di campagna dal cardinale Wolsey nel 1514, e requisito da Enrico VIII quando Wolsey cadde in disgrazia, nel 1529. Enrico ampliò e arricchì grandemente la dimora, che voleva fosse la più splendida del regno e che fino al 1760 fu la residenza della Corte. Nel 1689 re Guglielmo III e la sua consorte Maria incaricarono Wren di modificare gli State Apartments (ali est e sud) in stile classicorinascimentale. Il palazzo, la cui facciata è in caldi mattoni rossi con merlature bianche, è dominato dalla poderosa Great Gatehouse, il corpo centrale tra due torri poligonali. Vi si accede attraverso il ponte sul fossato, voluto da Enrico VIII, e si entra nel cortile principale, il Base Court, intorno al quale si articola la struttura. Si raggiunge il secondo cortile, Clock Court, in cui re Enrico fece installare nel 1540 un grande orologio astronomico). Si entra nella mostra Story of the Palace, che introduce alla visita del palazzo e illustra le fasi del restauro dopo l'incendio del 1986. La visita agli appartamenti reali è articolata in sei percorsi tematici. Gli Henry VIII's State Apartments sono gli alloggi reali dei Tudor e si trovano al primo piano; la prima sala è la splendida Great Hall, grande salone costruito ai tempi di Enrico VIII (1532-36), unica stanza rimasta del periodo che conserva arazzi di Bruxelles (1520 circa; quelli nella Great Watching Chamber provengono dalla collezione del cardinale Wolsey). La sala fu usata come teatro da Elisabetta e Giacomo I: la compagnia di Shakespeare vi si esibì nel 1603-4. Del percorso tematico fa parte anche la visita della Chapel Royal, aggiunta da Enrico VIII (1535-36): il soffitto dorato, è il più importante esempio di soffitto Tudor giuntoci intatto, i rivestimenti e il mobilio furono eseguiti su disegni di Wren, l'altare è opera di Grinling Gibbons. I Queen's (Mary II's) State Apartments sono i bellissimi e ricchi appartamenti della regina Maria II (1662-94), moglie di Guglielmo III, nell'ala progettata da Wren. Nei Georgian Private Apartments, appartamenti privati di re Giorgio III, spicca per bellezza, oltre alle varie opere e al mobilio d’epoca, il Wolsey Closet, minuscolo ma splendido studiolo di epoca Tudor il cui soffitto a ottagoni dorati è attribuito a Peruzzi; le pareti sono ornate da legni intagliati e da pannelli quattrocenteschi con scene della Passione. Anche i King's (William III's) Apartments sono riccamente abbelliti da affreschi prospetti, armi d’epoca, arazzi di Bruxelles, lampadari e altri arredi originali, preziosi dipinti della collezione di Guglielmo III. La parte della Young Henri VII's Story ha ingresso sull'angolo sud-ovest della Clock Court, accanto alla Introductory Exhibition. Le Wolsey Rooms sono gli originari appartamenti privati del cardinale Wolsey (1515- 26), che dell'epoca Tudor conservano i rivestimenti in pannelli intagliati. Qui è stata recentemente allestita una mostra dedicata al giovane re Enrico VIII, a quella che fu sua moglie per vent'anni, Caterina d'Aragona, e a Thomas Wolsey, Primo ministro e fedele alleato del sovrano. Infine, solo alcune delle 50 stanze delle cucine di Enrico VIII (Henry VIII's Kitchens) sono aperte al pubblico. La ricostruzione dell'epoca Tudor è magnifica e ravvivata da commenti audio. Le cucine sono allestite come se si stesse preparando un banchetto.