Il recupero dell’antico borgo di Erbin in alto sulla valle ha dato a questa collina dove un tempo c’erano solo i ciliegi (e oggi anche le vigne) un tocco quasi magico. C’è l’ospitalità ma anche una buona ristorazione che vuole rimanere semplice e vicina al territorio. Tutto è fatto in casa da un giovane chef che eccelle nella panificazione e nei dolci. Per il resto il riso si alterna alla paste fresche e l’agnello al coniglio, in abbinamento ai grandi vini veronesi. Ogni giorno un menù che cambia secondo il mercato, e che, visto anche la bellezza del contesto, rimane di assoluta godibilità