“Cicatrici” nel terreno. É questa l'impressione che si ha percorrendo l'altopiano deserto delle Cévennes, tagliato da fenditure nella roccia con pareti a strapiombo, come i due affossamenti carsici del Gardon de St-Jean e di Ste-Croix. Magnifico il panorama che abbraccia a 360° il Parc national de Cévennes (l'unico parco abitato di Francia) e l'omonima catena montuosa, che chiude a sud il Massiccio Centrale. La vista si allarga fino al piccolo villaggio di Saint-Jean-du-Gard, con il suo ponte cinquecentesco e la bella torre dell'orologio. Da Meyrueis si raggiunge l'abîme de Bramabiau, dove il fiume scorre sotterraneo per un tratto di circa 700 metri, per poi riapparire di nuovo in superficie attraverso una stretta fessura, formando una cascata. Prima di fare ritorno a Millau attraverso le magnifiche gole della Jonte, un'ultima sosta va fatta alla grotta di Dargilan, lunga 1500 metri e ricca di formazioni calcaree multicolori, tra cui il Clocher, maestosa stalagmite alta 20 metri.