Situato nel basamento di palazzo Spini Feroni, il museo nasce nel 1995 per iniziativa della famiglia Ferragamo con la volontà di far conoscere al pubblico di tutto il mondo le qualità artistiche di Salvatore Ferragamo e il ruolo che ha ricoperto nella storia non solo della calzatura, ma anche della moda internazionale. Come la maggior parte dei musei aziendali, il Museo e l’archivio ad esso connesso esprimono la visione dell’imprenditore, in questo caso Wanda Ferragamo, vedova di Salvatore e alla guida dell’azienda dal 1960, anno della morte del fondatore, con i suoi sei figli. In particolare, è stata Fiamma Ferragamo, la maggiore dei fratelli, a farsi portavoce di questo progetto, avvalendosi delle competenze tecniche di storici ed archivisti. La prima idea del museo ha avuto origine durante l’organizzazione della prima esposizione dedicata alla storia di Salvatore Ferragamo che si tenne a palazzo Strozzi nel 1985. Da quell’esperienza sono nati l’Archivio Ferragamo, che raccoglie i prodotti e la documentazione riguardanti il cammino compiuto dall’azienda e i suoi protagonisti, e nel 1995 il Museo, quale luogo deputato a conservare e promuovere la storia del fondatore e del marchio attraverso incontri, pubblicazioni, workshop ed esposizioni: l’obiettivo è quello di proiettare nel presente l’esperienza e la testimonianza del passato, stimolando e influenzando conversazioni e pensieri che interessano la contemporaneità. Dalla metà degli anni ‘90 molte sono state le iniziative e le mostre organizzate dal museo con l’intento non solo di raccontare la storia di un uomo, ma anche di esprimere l’apertura e l’interesse dell’azienda verso i fenomeni più attuali e significativi del mondo contemporaneo, che dall’arte, dal design, dallo spettacolo, dal costume, dalla comunicazione, dall’informazione, estendono la loro influenza allo stile e alle forme del vestire e del vivere. Ogni anno, a partire dal 2006, viene selezionato un diverso tema di ricerca, che, partendo dall’esperienza di Salvatore Ferragamo, dalla sua storia, dalle sue creazioni, dalla clientela e dai valori in cui ha creduto, permetta di indagare in modo trasversale il mondo Ferragamo, coniugandolo con altri ambiti come l’arte, l’architettura, il design, la storia economica e sociale e la filosofia. Ogni volta cambiano i contenuti e anche l’allestimento