Qui si trova una delle sette meraviglie della Grecia: il teatro di Epidauro, la cui cavea oggi richiama migliaia di visitatori, soprattutto in estate, per assistere alle rappresentazioni dell'annuale Festival. Un tempo, in questa località dell'Argolide si veniva perché attirati dalla fama di Asclepio (Asklépios), dio della medicina e guaritore da cui sono discese le conoscenze mediche da Ippocrate in poi.
L'area archeologica di Epidauro, oltre al famosissimo teatro, comprende lo stadio (del quale si riconoscono una parte delle gradinate e la tribuna dei giudici), il Museo con il suo geniale allestimento che in parte controbilancia il trasferimento ad Atene dei reperti più interessanti e l'area del santuario, disseminata di edifici ellenistico-romani destinati alle gare atletiche. Ne facevano parte il ginnasio, un odéion e la palestra; alle spalle, il tempio di Artemide risalente al IV secolo a.C.
Sulla destra, si riconosce il complesso dedicato ad Asclepio, costituito dall'ábaton dove i malati aspettavano l'apparizione del dio, dal tempio (380 a.C.) di cui rimangono le fondazioni, un complesso termale e il thólos, curiosa struttura di accesso all'area sacra dal significato ancora oggi oscuro.