I “gargouille”, la civetta e il Jacquemart sono i simboli di questa Cattedrale, testimonianze della maestria raggiunta dall'arte digionese che continua ad andare a braccetto con forti tradizioni popolari. Capolavoro del gotico borgognone, fu eretto tra il 1220 e il 1250 con un'originale facciata rettangolare racchiusa tra due torricelle angolari, ornata da colonnine e tre cornici di gargouille (doccioni che scaricano l’acqua) scolpiti in forme umane, animali, ma più spesso grottesche. Un'altra presenza animale su un contrafforte di Notre-Dame: la celebre civetta, protagonista di una leggenda che narra che esprimendo un desiderio mentre la si accarezza con la mano sinistra (la parte dove si trova il cuore), questo verrà esaudito. L'interno della chiesa, a tre navate con splendide vetrate, custodisce una “Madonna nera”, antichissima statua in legno, oggetto di venerazione. Presso la torretta di destra si trova il famoso “Jacquemart”, un orologio animato da quattro figure che battono le ore, portato a Digione da Filippo l’Ardito nel XIV secolo dopo la sua vittoria sulle truppe fiamminghe.