È l'Atene d'Africa, per la spettacolarità del suo sito archeologico e per le sue origini a cavallo tra la storia e il mito. Fondata da coloni greci in magnifica posizione, a 600 metri di altitudine e a soli 20 km dalla costa, la tradizione vuole sia sorta nel luogo in cui Apollo portò l'amata Cirene, principessa e ninfa. Dalla loro unione nacque Aristeo, che insegnò agli abitanti i segreti delle attività che nei secoli fecero la fortuna della città (olio, formaggio, apicoltura e virtù terapeutiche della pianta del silfio).
Mito a parte, Cirene prosperò e i possenti gradini del monte al-Akhdar, sui quali si sviluppa la città, hanno permesso di giocare su diversi livelli attraverso scalinate, costruendo in posizione dominante, vicino al cielo, il tempio di Zeus e la città dei morti ai piedi della montagna.
L'area archeologica ha due ingressi: uno nella zona nord-occidentale in corrispondenza del santuario di Apollo e l'altro nella zona sud-orientale, dove è il foro. Il percorso si snoda a partire dalla collina che sovrasta le rovine, su cui sorge il tempio di Zeus, attraversa il quartiere centrale per raggiungere il foro porticato, un tempo adibito a ginnasio, dove si riconoscono il podio di un tempietto, le colonne e l'abside di una basilica. Seguono resti di ricche case e si arriva alla bellissima agorà, alla zona del santuario di Apollo nella quale si insediarono i primi coloni che qui costruirono templi, terme e residenze; a pochi passi, il teatro greco, trasformato in epoca romana in anfiteatro.
Inserito nel 1982 nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità, Cirene è uno dei siti archeologici più ricchi e suggestivi di tutta la Libia.