In viaggio in Occidente a combattere le guerre contro i cristiani, il sultano el-Mansu Qalawun deve essere rimasto affascinato dalle architetture incontrate. La facciata dell'edificio (1283-94) che si fece erigere ricorda infatti, nelle finestre ornate di colonne e nei grandi archi a ogiva, alcune costruzioni europee. Per il resto l'esterno, dalle forme imponenti e severe, ha un sapore siriano, e l'interno presenta la tipica decorazione che si ritrova in altre moschee e madrase del medesimo periodo, con raffinati stucchi, intarsi di marmo e pannelli in pietra policroma. Comprendeva una moschea-madrasa, il mausoleo del sultano e, nella parte posteriore, un maristan, ospedale dove venivano accolti i malati, sostituito da una moderna clinica negli anni '20 del XX secolo. Se l'ingresso è caratterizzato da un soffitto a cassettoni e intagli lignei, passando al camera tombale di Qalawun si rimane colpiti per l'esuberanza della decorazione. Pilastri e colonne in granito rosa formano i vertici di un ottagono e reggono archi ricamati nel marmo come fossero merletti. Pannelli a mosaico di marmo e madreperla ricoprono il mihrab, prezioso esempio della raffinata arte mamelucca.