Dedicato alla storia nazionale, il primo museo ungherese fu fondato nel 1802. Reperti preistorici, dal paleolitico all'età del bronzo e del ferro, aprono la sezione “storia dei popoli d'Ungheria”. Seguono vasi, oggetti di culto e un grande mosaico d'epoca romana rinvenuto a Veszprém, gioielli e armi dal periodo delle invasioni barbariche. Restituito solo nel 1978 dagli Stati Uniti, il Tesoro della Corona è il pezzo forte della collezione, non solo per il valore intrinseco, ma anche per il suo significato simbolico, rappresentando l'autorità dello Stato e l'unità del popolo magiaro. Comprende la Corona di S. Stefano, la preziosa spada, il globo e lo scettro del re-santo. E ancora gioielli, insegne e oreficerie reali, tra cui la corona di Costantino Monómaco, capolavoro dell'arte bizantina donato al re Andrea I alla metà dell'XI secolo. L'esposizione continua con l'arte romanica, corone, cimeli dal tempo della dominazione turca, dagli anni della Riforma e delle lotte anti-asburgiche. Dal XIX secolo, cimeli della rivoluzione del 1848-49, scritti e utensili che documentano i primi passi dell'industria manifatturiera in Ungheria.