Si dice che lo sfarzo del castello di Bückeburg abbia ispirato Voltaire per l’ambientazione del “Candido o l’ottimismo” (1759). Che sia vero o meno, è senza dubbio uno dei principali monumenti della Bassa Sassonia, residenza, fino a tempi recenti, dei principi di Schaumburg-Lippe. La sua storia è quella di una fortezza del XIV secolo, convertita nel XVI secolo a castello, che deve il suo aspetto attuale e la maestosa facciata color ocra a successivi interventi. Non è difficile immaginarsi qualche nobildonna dal voluminoso abito da sera scendere dal predellino di una fiabesca carrozza ed entrare nel piccolo cortile interno attraverso un monumentale portale seicentesco. Dalla corte, abbellita da un balcone rinascimentale, si accede agli ambienti interni, tra cui notevoli la cappella, la sala delle feste e il Goldener Saal, dove trionfano pompose decorazioni rinascimentali e rococò. Un parco da sogno quello che incornicia lo Schloss, dove siepi e sentieri tracciano armoniosi disegni geometrici a fare da bella scenografia alla facciata della dimora. Ai margini della distesa verde si riconoscono le forme romaniche dell’imponente mausoleo voluto nel 1913 dall’allora signore che, con i suoi 25 metri di altezza, possiede la più grande cupola decorata da un mosaico dorato d’Europa.