Un angolo di pace in una capitale spesso caotica, nel quale trascorrere alcune ore in assoluta tranquillità, passeggiando fra ampi prati e curiosando fra case contadine dalle forme bizzarre, arredate come un tempo. Modeste abitazioni di pescatori, mulini, cascine rurali, chiesette, giostre in legno… Più di 70 gli edifici tradizionali provenienti da tutto il Paese che sono stati rimontati nel bel parco Herastrau, lungo la sponda meridionale dell'omonimo lago, così da creare un luogo di visita di grande interesse. Il Museo del Villaggio è stato fondato nel 1936 da Dimitrie Gusti, appassionato di sociologia che, con i suoi collaboratori, prese a viaggiare per tutte le regioni della Romania alla ricerca di esempi di architetture popolari. Notevoli quelle provenienti dalla regione del Maramures, nell'estremo Nord del Paese, dove è ancora in voga la tradizione di ornare le strutture architettoniche con intagli nel legno che danno luogo a vere e proprie storie. Per dovere didattico, davanti a ogni edificio c'è una targa sulla quale viene localizzata la zona di provenienza. E così si “viaggia” nei pressi del delta del Danubio, in Dobrugia, da dove arriva un complesso di costruzioni articolate intorno a una corte, con tetto ricoperto di canne e stipiti delle finestre dipinti in un azzurro scintillante. Nella stagione turistica i 15 ettari del museo all'aperto ospitano mostre, mercati di prodotti dell'artigianato e spettacoli folcloristici.