Su tre terrazze affacciate al mare si trovano i resti di una superba villa romana di età imperiale, destinata alla villeggiatura. Eretta nel I secolo d.C., occupava una superficie di quasi 5 ettari, con ambienti per il proprietario e gli ospiti, per i servi e gli schiavi, magazzini, piscine, terme, cisterne, laboratori, un vivaio per i pesci e un approdo per le barche. Sulla sommità del Verige, il colle che la sovrasta a nord, sono i resti di un castelliere dell’età del Bronzo. Un altro sito archeologico dell’isola è il cosiddetto castrum bizantino, in realtà insediamento sorto in epoca romana repubblicana, e poi complesso fortificato utilizzato sino al XIII secolo. Nei suoi pressi sono i ruderi della basilica bizantina di Sv. Marije (S. Maria; V secolo) e la chiesetta di Sv. Petar (S. Pietro), del secolo successivo (nell’XI secolo accanto alla basilica venne costruita un’abbazia benedettina passata poi ai Templari e abbandonata con lo scioglimento dell’ordine nel 1312). Del periodo veneziano sono invece le chiese di S. Germano (1481), il cui pavimento ingloba un mosaico proveniente dalla villa romana, di S. Rocco (1504), nei pressi del porto, e il Castello (XVI secolo), sede del Museo archeologico, con reperti preistorici e dell’epoca classica.