Il piccolo borgo di Brestanica si è sviluppato ai piedi del suo imponente castello, già citato in documenti degli anni 838 e 895, oggi Museo d’Arte e Storia. Assalito, saccheggiato e rimaneggiato più volte dagli ungari e dai turchi, nel XVI secolo, per volontà del conte Fallenstein, assunse la forma attuale, con la pianta a pentagono irregolare, una torre cilindrica all’esterno e un cortile circondato da un porticato rinascimentale. Nell’ala orientale conserva due cappelle, la più antica in stile romanico dotata di un’abside semicircolare e una gotica con tracce di una precedente costruzione romanica. Nella medesima ala si trova un salone rinascimentale, le cui pareti furono affrescate nel XV secolo da un pittore austriaco, con scene di vita nobiliare. Nel 1884 fu acquistato dai Trappisti francesi e adattato a monastero; nell’annessa fattoria si producevano cioccolato e liquori, attività documentata in alcune sale. Durante la seconda guerra mondiale, questa imponente struttura venne impiegata come carcere per i prigionieri politici in attesa di essere avviati ai campi di concentramento; in alcune sale sono esposte le loro testimonianze.