Tra i maggiori musei spagnoli, la sua collezione si divide in due edifici: il primo dedicato ai maestri del passato, il secondo agli artisti contemporanei. La visita parte con opere di epoca romanica, ritenute le migliori della scuola catalana. Seguono alcuni artisti “primitivi”, tra cui spiccano i lavori di Pere Serra e di Bartolomé Bermejo, una bella sezione di olandesi e fiamminghi, con Metsys, Mabuse, van Cleve, e gli italiani, con Bassano e Giordano. Ma il meglio dell’esposizione viene dagli artisti spagnoli: Morales, El Greco, Ribalta, de Ribera, Velázquez, Carreño e Goya, di cui meravigliosi i ritratti di “Maria Luisa di Parma”, “Manuel Zapata” e “Leandro Fernández de Moratín”. Completano la raccolta nel primo edificio capolavori di maestri baschi. Sempre più ricca è la collezione d’arte contemporanea nel secondo edificio, con Gargallo, Díaz, Chillida e Tàpies.