È senza dubbio il simbolo della città di Bilbao, uno dei capolavori dell’archistar nordamericana Frank Gehry. Per la sua mole colossale (ha una superficie di oltre 24mila m2 e un’area espositiva di 10560 m2) e la forma sinuosa delle strutture, rivestite in titanio, che si dissolvono nel cielo atlantico di Bilbao, la sua costruzione è stata una vera e propria impresa architettonica. Non presenta infatti una sola superficie piana, anche le pareti vetrate sono distorte e questo, insieme all’illuminazione dall’alto data da cortine mobili, ha rappresentato un’immane sfida che però ha cambiato il volto di Bilbao e ha reso l’edificio sicuramente più importante della collezione che ospita. “Puppy”, enorme cane di fiori opera di Jeff Koons, accoglie i visitatori nel piazzale d’ingresso, mentre sul bordo del fiume, l’inquietante ragno “Maman” di Louise Borgeois fa bella mostra di sé accanto alla rampa di scale. All’interno, il lungo “Serpente” di Richard Serra completa la curiosa triade, uno dei pochi punti fermi della collezione. Per il resto il Guggenheim cambia in continuazione, così che due visite sicuramente non potranno dirsi uguale. Il museo attinge infatti all’immenso patrimonio della Fondazione Guggenheim e viene allestito in base alle necessità delle diverse esposizioni. Inaugurato nel 1997 per celebrare il decimo anno di vita del museo, un grande arco trionfale di uno sgargiante colore rosso, opera di Daniel Buren.