Separato da Potsdam solo dal fiume Havel, il quartiere deve il nome al lago nel quale si espande a sud il corso d’acqua; un nome, tra l’altro, infaustamente associato alla Conferenza che nel gennaio 1942 decretò la ‘soluzione finale’, ovvero la deportazione e lo sterminio totale degli ebrei. Sottopassata la ferrovia, Potsdamer Chaussee diventa Königstrasse e subito scavalca il lago, che si suddivide verso sud in numerosi canali e laghetti: sulle rive del Kleiner Wannsee, che si stende subito a sinistra, si trova la tomba di Heinrich Kleist, eretta sul luogo in cui nel 1811 il poeta si suicidò con la sua amata. Il Volkspark Klein-Glienicke (S Wannsee), immerso in uno splendido scenario naturale sulle rive dello Jungfernsee, è uno dei luoghi più piacevoli dove passare del tempo all’aria aperta. Anche questo parco, che alterna macchie di castagni ad ampie distese di prati, fu disegnato da Peter Joseph Lenné, nel 1816, e arricchito di piccoli, eleganti edifici classicheggianti: la Kleine Neugierde (Piccola Curiosità), un padiglione da tè a forma di villa romana ideato da Schinkel nel 1825; la Grosse Neugierde (Grande Curiosità), un tempio rotondo, anche questo di Schinkel, su 18 colonne corinzie e sormontato da un’alta lanterna da cui si gode una bella prospettiva sul parco e sullo Schloss Babelsberg a Potsdam. L’edificio più curioso, in realtà, è anche il più recente: il Klosterhof, progettato da Ferdinand von Arnim nel 1850 e realizzato utilizzando pezzi architettonici italiani (un capitello con una scimmia incatenata proviene dal Duomo di Pisa, il chiostro da un monastero su un’isola della laguna veneta, il leone in cima al pilastro da Venezia). Lo Schloss Glienicke (Königsstrasse 36. Visite da aprile a ottobre mar-dom ore 10-18, da novembre a marzo sab-dom 10-17) è un bel palazzo in stile italiano; fu costruito nel 1827 da Karl Friedrich Schinkel e dai suoi allievi Ludwig Persius e Ferdinand von Arnim come residenza estiva del principe Carlo di Prussia. Lo si riconosce dalla Löwenfontäne, la fontana dei Leoni che davanti all’ingresso Schinkel disegnò prendendo a modello la fontana di villa Medici a Roma. Il successivo Glienicker Brücke, costruito nel 1905-1907, è stato spesso immortalato dal cinema: è infatti il famoso ‘ponte delle spie’, che nel dopoguerra segnava la frontiera tra la Germania orientale e Berlino Ovest. Era qui che i due blocchi si ‘restituivano’ le spie durante la guerra fredda: tra gli scambi più famosi, quello del 1962 tra il pilota americano Gay Powers, pilota di U2 catturato in Unione Sovietica, e la spia russa Rudolf Abel.