L’importante complesso riunisce tre musei: il Museum Europäischer Kulturen, l’Ethnologisches Museum e il Museum für Asiatische Kunst, che dal 2006 comprende anche le collezioni dell’ex Museo di arte indiana. La realizzazione dello Humboldt Forum nella Schlossplatz prevede il trasferimento di parte di queste collezioni. Dalla stazione della U-Bahn, dirigendosi verso destra per Königin Luise Strasse si vedono le indicazioni per il Museum Europäischer Kulturen, dedicato alle culture europee e fondato nel 1889: raccoglie documentazioni della vita quotidiana delle popolazioni germanofone dal XVI secolo a oggi. L’indicazione che poco avanti, sempre lungo Königin Luise Strasse, segnala gli Staatliches Museen aiuta a raggiungere, al n. 8 di Lansstrasse, l’Ethnologisches Museum, le cui origini risalgono al Seicento e precisamente al Gabinetto di Arte e Oggetti rari del principe elettore di Brandeburgo, che raccoglieva reperti provenienti da ogni angolo della terra. Nel 1873 venne fondato il museo vero e proprio, inaugurato nel 1886 e da quel momento sviluppato secondo un indirizzo ben preciso: colleziona, conserva e ricerca infatti testimonianze della cultura preindustriale presso i popoli extraeuropei e con i suoi 500000 oggetti da ogni parte del mondo, le 130.000 registrazioni di musica etnica, l’ampio materiale fotografico e cinematografico è uno dei più significativi al mondo nel suo genere. Comprende una collezione africana, particolarmente significativa, una raccolta etnologica e archeologica americana, una collezione dell’Oriente islamico, del Nord e Sud-est dell’Asia, dei mari del Sud e dell’Australia. Notevoli, nell’ambito dell’archeologia americana, i reperti delle civiltà maya e azteca. Una Goldkammer con oggetti dall’America centrale, dal Perù e dalla Colombia riporta al mito dell’Eldorado. Rilievi in bronzo e statue del regno del Benin e figure di terracotta di Ife, in Nigeria, aprono uno squarcio su una cultura africana a lungo sconosciuta. Il Museum für Asiatische Kunst, al n. 40 di Takustrasse, raccoglie invece oggetti e opere d’arte provenienti dall’Asia orientale e dalla Cina. Maschere dello Sri Lanka e figure del teatro delle ombre thailandesi e indonesiane documentano la vitale importanza della danza e del teatro nelle festività rituali del Sud e Sud-est asiatico.