Su una superficie di 5 km quadrati si stende, con l’aspetto di un quartiere a sé stante, il più grande complesso industriale di Berlino e ancora oggi il maggior produttore di elettronica della Germania. I Siemens avviarono la loro industria nel 1847 con 100 operai, producendo telegrafi; si aggiunse la produzione di cavi telegrafici, di dinamo, dopo la prima guerra mondiale di componenti per la S-Bahn, di elettrodomestici e, infine, di impianti elettronici ad alta tecnologia. Nel 1913 la fabbrica venne ampliata con edifici dalle facciate in mattoni rossi, funzionali e armoniosi. Contemporaneamente ci si preoccupò di far crescere attorno una sorta di piccola città, con case per impiegati e operai e le necessarie infrastrutture: uno dei primi esempi di responsabilità sociale del capitale rispetto al lavoro. Dell’opera venne incaricato il gruppo di architetti berlinesi detto ‘Der Ring’ (tra cui Hans Scharoun, Walter Gropius, Hugo Häring, Otto Bartning), che realizzò, a partire dal 1926, un complesso di circa 1300 abitazioni a schiera circondate dal verde, insediamento sperimentale che si pone preziosa testimonianza delle ricerche e degli ideali del razionalismo tedesco. Dal 2008 l’insieme degli edifici è iscritto nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.