La storia del Gabinetto delle incisioni, annesso alla Gemäldegalerie, iniziò nel 1652 quando il Grande Elettore acquistò circa 2500 disegni e acquerelli per conservarli nella biblioteca di corte. L’attività collezionistica sistematica ebbe inizio contemporaneamente alla fondazione dell’Altes Museum, nel 1831; in quel secolo si aggiunsero altre collezioni private che portarono opere di Albrecht Dürer, Hans Holbein il Vecchio e Matthias Grünewald, nonché 84 illustrazioni di Sandro Botticelli per la Divina Commedia. Oggi la collezione comprende circa 110000 disegni, acquerelli, tempere e pastelli di artisti europei e americani dal XV al XX secolo, circa 500000 stampe dal tardo medioevo a oggi, più di 100 codici miniati medievali e rinascimentali, 250 incunaboli, circa 2500 libri con illustrazioni originali dal XVI secolo in avanti e circa 400 lastre originali incise dal XV al XX secolo. Notevoli, tra gli altri, i lavori di Hieronymus Bosch, Rembrandt, Pieter Bruegel, Chodowiecki, Tiepolo, Caspar David Friedrich, Menzel, Schinkel e, per il Novecento, Kirchner, Munch, Picasso. Per il periodo del dopoguerra si va da Giacometti ai principali esponenti della Pop Art (Frank Stella, Jasper Johns, Andy Warhol, Richard Hamilton) fino a collezioni di arte concettuale che completano le raccolte del Museum für Gegenwart presso l’Hamburger Bahnhof. Data la vastità del patrimonio del museo, le opere non possono essere esposte tutte insieme: la collezione permanente è così affiancata da frequenti mostre temporanee che si tengono anche presso altre istituzioni culturali della città.