Il parco, il cui nome completo è Grosser Tiergarten, ‘grande parco degli animali’, fu in passato riserva di caccia dell’aristocrazia prussiana. Sistemato nel 1833-40 con gusto raffinato da Peter Joseph Lenné in romantico stile inglese, e successivamente popolato di statue, si trovava in origine alla periferia occidentale della città; oggi, in pieno centro, con i suoi 250 ettari di estensione e i 25 km di sentieri, è il grande polmone verde di Berlino, una delle zone preferite per passeggiare, fare jogging e pedalare fuori dal traffico cittadino. Nei due durissimi inverni che seguirono la fine dell’ultima guerra i suoi alberi, trasformati in legna da ardere, servirono a riscaldare i berlinesi. Il parco è attraversato dall’immenso viale della Vittoria (Siegesallee), lungo 700 m, fatto tracciare da Guglielmo II e poi ribattezzato Strasse des 17. Juni in ricordo della rivolta degli operai di Berlino Est del 1953. Lungo il viale sono raccolti lampioni a gas provenienti da diverse città europee a costituire il Gaslaternen-Freilichtmuseum, esposizione all’aperto istituita nel 1978 e parte integrante del Deutsches Technikmuseum. Sul primo tratto di Strasse des 17. Juni si trova il Sowjetisches Ehrenmal, monumento dedicato ai soldati sovietici caduti durante la guerra e la battaglia di Berlino; alto 25 m, si dice sia stato realizzato con il marmo estratto dalle rovine della cancelleria di Hitler e ha ai lati due carri armati russi, tra i primi a entrare a Berlino il 21 aprile 1945. L’esercito sovietico, forte di 2.500.000 uomini, vinse qui la disperata resistenza di 90.000 giovani nazisti impegnati a difendere la città secondo l’ordine del Führer, ‘fino all’ultimo uomo’. Nella zona settentrionale del Tiergarten si stendono gli Englischer Garten, realizzati con il contributo degli inglesi. A sud vi sono aree coltivate a rododendri, caffè nascosti tra gli alberi e parchi giochi per i bambini; sulle rive del Neuer See è possibile affittare barche. A contrasto con l’amenità dei luoghi, l’asprezza delle memorie: i corpi di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg, capi della Lega di Spartaco, comunisti e rivoluzionari, rapiti e poi assassinati dai Freikorps (15 gennaio 1919), furono gettati in acqua qui, quello della Luxemburg nel Landwehrkanal dal Lichtensteinbrücke, dove ora si trova una lapide commemorativa (Mahnmal für Rosa Luxemburg); quello di Liebknecht in uno dei laghetti del parco.