Märkisches Ufer è una breve via lungo la Sprea, una sorta di oasi affacciata sull’acqua, di cui resta un complesso di palazzi sette-ottocenteschi con facciate tardobarocche e classiciste dalle ricche decorazioni, ricostruito fedelmente dopo la guerra. Percorrendo il Mühlendamm e superando il Mühlendammbrücke, si vedono le chiuse sul fiume. Si passa attraverso Fischerinsel (isola dei pescatori), sito dell’antica Cölln di cui nulla più resta, e lungo la Fischerinselstrasse si giunge a un altro ponte. Al n. 16-18 della Märkisches Ufer si trova la Otto-Nagel-Haus (visite ore 10-18, ven-sab chiusa), un edificio barocco del 1730 riedificato rispettando il modello originale anche nelle sale interne, che ospitano una mostra permanente di arte antifascista e rivoluzionaria con opere di Otto Nagel. Al n. 10 della via, si trova la Ermelerhaus, del 1761, appartenuta nel 1824-1918 al fabbricante di tabacchi Ermeler: questo palazzo si trovava addirittura altrove, in Breiten Strasse, è stato rimontato qui e oggi ospita un caffè e un ristorante che mantengono parte del mobilio originale. L’inconfondibile edificio del Märkisches Museum (Am Köllnischen Park 5; U Märkisches Museum, Jannowitzbrücke o Heinrich-Heine-Strasse, S Jannowitzbrücke; visite a pagamento ore 10-18, mer 12-20; lun chiuso; www.stadtmuseum.de), l’antico Museo della Marca del Brandeburgo, ha l’aspetto di un castello incantato. Fu costruito in mattoni rossi con tetti di gusto neogotico da Ludwig Hoffmann nel 1901-1907. Gli interni sono stati accuratamente restaurati. Oggi è parte dello Stiftung Stadtmuseum Berlin, il museo civico della città, e ospita un’esauriente raccolta di testimonianze e documenti di storia, cultura e arte dalla prima colonizzazione dell’area di Berlin-Cölln fino alla Berlino di fine ’800; la sezione dedicata alla storia del teatro e della letteratura conta tesori come i manoscritti di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann e di Theodor Fontane.