Fu costruito nel 1942 come immenso bunker in previsione di attacchi aerei alleati, capace di contenere fino a duemila persone. Subito dopo la guerra fu utilizzato dai russi come prigione, poi fu adibito a magazzino ortofrutticolo; dopo la riunificazione, divenne luogo di animate feste techno, fetish e sadomaso. Nel 2003 è stato acquistato dagli imprenditori Christian e Karen Boros, che lo hanno coronato di un attico vetrato, che in qualche modo lo apre, e trasformato in uno spazio espositivo di 3000 metri quadri. Inaugurato nel 2008, ospita la loro vasta collezione privata di arte contemporanea.