Il Museo di Storia naturale della Humboldt Universität, inaugurato nel 1810, comprende le sezioni di mineralogia, anatomia animale, zoologia e paleontologia. L’imponente edificio neoclassico che lo ospita, costruito nel 1883-89 su progetto di August Tiede sull’area ove sorgevano le Imperiali Fonderie, si sviluppa attorno a un grande cortile coperto da una vetrata. Qui sono disposti scheletri di dinosauri provenienti in gran parte da una spedizione di studiosi tedeschi in Tanzania dal 1909 al 1913: spiccano quello di un Brachiosaurus brancai, il dinosauro più grande del mondo, alto oltre 13 m e lungo 23, vissuto circa 150 milioni di anni fa; l’originale dell’Archaeopteryx lithographica, sorta di uccello primitivo; un kentrusosauro etiopico e un disalotosauro del periodo giurassico (190-140 milioni di anni fa), un plateosauro trovato in Sassonia e risalente a 230 milioni di anni fa, una bellissima antenata di tartaruga. Un recente allestimento multimediale accresce il fascino e il potenziale didattico della sezione. Interessanti le notizie sulla vita e l’opera di Charles Darwin, le illustrazioni sulla teoria della selezione naturale, i documenti dei suoi viaggi in Sud America e alle Galápagos. Il salone mineralogico è uno straordinario esempio di concezione museale ottocentesca: la collezione, esposta in teche di legno trapezoidali o in tavoli vetrati antichi, è suddivisa per classi; notizie sulle strutture cristalline sono corredate da materiali didattici d’epoca, come i modelli molecolari tipici dei vecchi laboratori di chimica. Curiosa la collezione di meteoriti rinvenuti sul territorio di Berlino.