Un tempio corinzio in piena Berlino? Impostato su uno zoccolo alto 12 metri, sorretto da 8 imponenti colonne e con un grandioso timpano decorato da rilievi che reca l’iscrizione “All’arte tedesca 1871”, è questo il pantheon dell’arte tedesca, un autentico sacrario dell’estetica. Realizzato dall’architetto Schinkel (1866-76), l’edificio ospita una delle principali raccolte di pittura e scultura dell’Ottocento in Germania e una notevole raccolta di artisti francesi. I panorami lontani, irraggiungibili, immersi in una perenne nebbia cari al romantico Caspar David Friedrich e i dipinti a olio di architetture immerse in paesaggi idillici occupano le due sale intorno a cui ruota l’intero percorso di visita del terzo piano. Si continua con l’arte dell’epoca di Goethe e con quella degli altri esponenti del romanticismo tedesco. Tipici luoghi berlinesi e italiani sono i soggetti preferiti da Karl Blechen, mentre Eduard Gaertner rimane fedele a Berlino con straordinari scorci della sua città. Opere impressioniste di Manet, Monet, Cézanne, Renoir, Delacroix, Rodin e Degas, nella sala centrale del secondo piano, danno alla collezione della Vecchia Galleria Nazionale un tocco internazionale. Nell’atrio del museo, sculture del neoclassicismo europeo e, sempre al primo piano, una sezione di pittura realista con Courbet e Von Menzel completano la raccolta.