Nel quartiere di Karlshorst, il Museo tedesco-russo occupa una piccola villa costruita per gli ufficiali della scuola dei Pionieri della Wehrmacht nel 1936-38 e utilizzata, alla fine del 1945, come quartier generale delle truppe d’assalto sovietiche: sottoscritta la capitolazione il 7 maggio a Reims, nella notte fra l’8 e il 9 maggio fu firmata qui la resa incondizionata dell’esercito tedesco. Dal 1967 al 1994 il museo ha ricordato le gesta delle truppe sovietiche, l’assalto a Berlino e la vittoria dell’Armata Rossa. Poi è stato trasformato in luogo di memoria sulle vicende della guerra mondiale e gli orrori del nazionalsocialismo. Musei e privati hanno contribuito ad arricchirlo con reperti dai campi di battaglia, cartografie militari e filmati di soldati cineamatori; i temi trattati sono le relazioni tedesco-sovietiche nel 1917-33, l’immagine nazista del nemico, il patto Hitler-Stalin, i piani di guerra del 1940-41, la vita quotidiana dei soldati, la politica nazista di sterminio in URSS, il blocco di Leningrado, i prigionieri russi e i lavori forzati nel Terzo Reich, i prigionieri tedeschi in Russia, la guerra in Germania nel 1945, la capitolazione, i rapporti tra l’Unione Sovietica e le due Germanie, l’attualità della guerra dopo la guerra.