È il monumento ai caduti dell’Armata Rossa eretto nel 1946-48. Una statua della Madre Russia introduce all’ampio corridoio che, oltre un’ideale porta in granito rosso vigilata da due enormi soldati, conduce al piazzale in cui stanno allineate le tombe di 5000 soldati russi. I sarcofagi sono decorati con bassorilievi ispirati a Stalin e rappresentano le 16 repubbliche dell’ex Unione Sovietica. Sullo sfondo si erge un possente mausoleo sul quale campeggia una statua alta 13 metri, dall’evidente simbolismo: in braccio ha un bambino e con la spada riduce in frantumi una svastica, stritolata ai suoi piedi. Retorica e ridondante, quanto scenografica, questa paradigmatica realizzazione del realismo socialista è stata per decenni teatro delle cerimonie ufficiali che celebravano l’‘eterna amicizia’ fra DDR e Unione Sovietica.