È il nuovo nome dato al Museum für Verkehr und Technik, insieme al Deutsches Museum di Monaco il più importante museo sulla tecnica in Germania. Forte di oltre cento collezioni speciali sulla storia delle discipline tecniche e scientifiche, prosegue la tradizione degli altri musei tecnici berlinesi che hanno subito inestimabili perdite a seguito della guerra. Il museo, che occupa una vasta area in cui un tempo convergevano molte linee ferroviarie cittadine, mira a mostrare gli oggetti della tecnica integrati nel loro contesto sociale, politico, artistico, scientifico ed economico: vi sono esposti sistemi di automazione del calcolo (dal pallottoliere a strumenti per il computo analogico e binario), macchine che producono musica, polifoni e piani automatici, fino agli strumenti della comunicazione multimediale. Una sezione illustra i processi di automazione conseguenti all’avvento della rivoluzione industriale; un’altra i viaggi scientifico-tecnologici che condussero nel corso del Settecento alla sistematizzazione del regno animale, vegetale e minerale. Sono esposti anche alcuni aerei, tra cui uno Stuka a ricordo della ‘guerra lampo’. È prevista l’apertura di una sezione, Technoversum, dedicata al ruolo della tecnologia nei principali eventi storici, allo stato dell’arte e al futuro della tecnologia. Parte del museo è lo Science Center Spectrum (ingresso da Möckernstrasse 26; stessi orari): centinaia di esperimenti scientifici vi illustrano fenomeni relativi a elettricità, magnetismo, ottica, acustica, termodinamica e vari altri campi di esperienza, spiegando, in modo interessante e divertente, i principi fondamentali della scienza e della tecnologia. Collegati al Deutsches Technikmuseum sono altri siti come lo Zeiss-Grossplanetarium a Prenzlauer Berg, lo Zucker-Museum, museo dello zucchero a Wedding, l’Archenhold Sternwarte, un grande osservatorio ad Alt Treptow, il Gaslaternen-Freilichtmuseum, raccolta di lampioni a gas nel Tiergarten.