Significativamente soprannominato ‘la zuccheriera’, il Theater des Westens è un edificio un po’ ridondante di Bernhard Sehring (1896), dalla facciata neorinascimentale con qualche elemento liberty che nella parte posteriore si trasforma in un castelletto da favola, ornato di puttini e fregi dorati. Anche l’interno, dove un tempo erano rappresentate sia operette sia opere (hanno cantato qui Enrico Caruso, Richard Tauber, Maria Callas) e dal 1961 si rappresentano cabaret, riviste e soprattutto musical, non è da meno. In netto contrasto col teatro sono due edifici vicini. La Kant-Dreieck Tower (1992-1994), del tedesco Josef Paul Kleihues, sta proprio di fronte, all’angolo tra Fasanenstrasse e Kantstrasse, e si riconosce per una caratteristica vela di alluminio, pesante 30 tonnellate, che ricorda la pinna di un pescecane e gira lentamente su se stessa quando il vento soffia a una velocità di almeno tre nodi; la sua sagoma appare spesso nelle cartoline di Berlino. La Ludwig-Erhard Haus, realizzata nel 1994-98 da Nicholas Grimshaw, ha una forma che richiama vagamente un armadillo: alta 38 m, la struttura di 15 costoloni incurvati di acciaio ne fa un edificio leggero, simbolo, nei voleri del committente, dello slancio verso il futuro dell’economia berlinese. Vicina, la Savigny Platz (S Savigny Pl.) è un’animata piazza con bistro, ristoranti, rigattieri, piccoli antiquari e librerie, molto frequentati soprattutto nelle sere estive. Lungo i muri della fermata della S-Bahn è stata girata una delle più famose scene del film Cabaret (Bob Fosse, 1972).