Il museo porta il nome del suo fondatore, Karl Bröhan, che dopo aver accumulato una ricca collezione di arredi, dipinti, ceramiche, oggetti in metallo e in vetro liberty, art déco e funzionalisti, a coprire l’epoca dal 1889 fino al 1939, nel 1981, in occasione del suo sessantesimo compleanno la regalò alla città di Berlino. Punti salienti della raccolta (divenuta nel 1994 di proprietà statale) sono i lavori dell’art nouveau francese e belga, dello Jugendstil tedesco e scandinavo, oltre a una ricca panoramica sulle ceramiche di importanti manifatture tedesche (KPM di Berlino, Meissen, Nymphenburg), danesi (Kg1 di Copenhagen), francesi (Sèvres). Molto ricca la sezione di opere in metallo disegnate, tra gli altri, da Hector Guimard, Bruno Paul, Richard Riemerschmidt, Peter Behrens, Joseph Maria Olbrich. Due stanze sono dedicate a Henry Van de Velde e al secessionista viennese Josef Hoffmann, con molti oggetti di uso domestico prodotti dalle Wiener Werkstätte. La collezione di dipinti è composta soprattutto da opere della Secessione berlinese di artisti come Hans Baluschek, Karl Hagemeister, Walter Leistikow; il periodo cubista di Jean Lambert-Rucki fa da sfondo a una serie di mobili art déco francese. Vengono documentati anche gli influssi della cultura e della tradizione giapponese nelle opere liberty e nella decorazione Jugendstil.