Scavata in una roccia calcarea ricca di conchiglie fossili, questa importante necropoli del Medio Regno (XI-XII dinastia) deriva il suo nome dalla famiglia araba che qui si stabilì nel XVIII secolo, estendendo il proprio dominio nell'intera regione. Percorsi segnalati da pietre salgono alle tombe, disposte su due file parallele, che, a differenza di altre necropoli (Giza, Saqqara, Dahshur e Maydum), non appartengono ad alti funzionari di corte, ma a grandi feudatari che sotto la sovranità del faraone esercitavano pieni poteri nella loro provincia. Tre le tombe più importanti, quella di Amenemhat (N. 2), quella di Khnumhotep III (N. 3) e quella di Khnumhotep I (N. 14). Completamente scavati nella roccia, solo 12 dei 39 ipogei del complesso sono decorati, da pitture, e non da bassorilievi secondo le consuetudini dell'Antico Regno.