Una gola naturale creata 15 milioni di anni fa dall'erosione del torrente Pioverna e del ghiacciaio dell'Adda che, nel corso dei secoli, hanno modellato la roccia in gigantesche marmitte, anfratti e suggestice spelonche. È visitabile attraverso un sitema di passerelle in legno, ancorate a pareti rocciose a picco sull'acqua e che recentemente sono state allungate fino a raggiungere la grande cascata posta più a monte. Gli stretti e angusti spazi, i particolari giochi di luce riflessa sulla roccia e sull’acqua, così come la vegetazione che rimanda a ambienti più tropicali e il frastuono delle cascate che si infrangono sulla pietra hanno ispirato molti scrittori che ne hanno raccontato la bellezza o hanno costruito alcune leggende come quella di Taino o quelle legate alla Cà del Diavol, una torretta di tre piani a pianta pentagonale arroccata su un masso a picco sul torrente, all'ingresso del sito. Nota già nei primi del ‘600, presente in tutte le pubblicazioni che si riferiscono all’Orrido, la torretta è così chiamata per via degli affreschi presenti nella parte più alta in cui si distinguono, appunto, segni zodiacali e divinità mitologiche, ma anche per le leggende che ne sono nate e che la indicano come sede di numerosi riti satanici, festini e incontri orgiastici. Oggi Ca’ del Diavol è uno spazio immersivo che si sviluppa su tre piani, in un percorso pensato per condurre il visitatore attraverso la storia e le origini del territorio bellanese con la guida di allestimenti multimediali