Gli edifici e le aree progettate per ospitare il Forum Universale delle Culture nel 2004 formano oggi un composito spazio a disposizione della città. Spicca per taglia il Centre de Convencions Internacional disegnato da José Luis Mateo, con il suo scintillante guscio ondulato a nascondere un ovattato interno hi-tech su cinque livelli (3 piani, separati da 2 mezzanini) capace di ospitare in contemporanea più eventi fino a un totale di 15 mila congressisti. Poco oltre si estende l’immensa esplanada della plaça e del Parc del Forum (seconda solo a Piazza Tien-an-men con i suoi 150 mila metri quadri), che si ravviva in occasione di grandi spettacoli all’aperto, e che è delimitata a nord dal triangolo del Museu Blau de les Ciències Naturals. Dietro a questo museo ha preso forma l’avveniristico campus universitario nella Torre Espiral firmata da Zaha Hadid, che si sviluppa a ventaglio su piani disassati in una torsione quasi futurista, e che sarà pronto da programma nel 2014. Guardando verso il mare si raggiunge l’arena a cielo aperto del Parc dels Auditoris, digradante verso il mare e verso la Zona de Banys, una fetta di litorale attrezzato e protetto dal mare aperto dall’isola artificiale Pangea. Più a ovest, non passa inosservato il coreografico taglio obliquo della Placa Fotovoltaica, una sorta di grande pergolato contemporaneo, dalle dimensioni ragguardevoli, che rivolge al cielo i suoi 2686 pannelli fotovoltaici di silicio per catturare energia ‘pulita’ dal sole. A pieno regime, produce energia sufficiente per soddisfare le necessità di mille famiglie. Dal muretto di cinta che costeggia la struttura si scorge l’insenatura attrezzata che protegge i natanti ormeggiati nel porticciolo sportivo di Sant Adrià.