Punto di incrocio di due delle maggiori arterie della città (la Gran Via de les Corts Catalanes e l’avinguda del Paral•lel), la piazza è anche la porta d’accesso alla parte meridionale dell’Eixample. Al centro della vasta spianata, sempre trafficatissima, sorge una monumentale fontana (che rappresenta i principali fiumi spagnoli ed è un omaggio al Paese) realizzata nel 1930 da J. M. Jujol, architetto di prestigio e stretto collaboratore di Gaudí. A nord si trova la plaza de Toros de Arenas dei primi del Novecento in stile arabeggiante, da anni non più in funzione per le corride e da poco riconvertita in centro commerciale, nonché sede del Museo del Rock. Alle spalle dell’arena si apre il grande Parc Joan Miró, completamente rifatto nel 2006-07, ancora esile nell’alberatura e negli spazi verdi, ma capace comunque di offrire angoli di ricreazione e altre attrezzature. Lo domina una grandiosa scultura, la famosa Dona i Ocell. Sulla plaça de Espanya, due torri di stile veneziano segnano l’inizio dell’avinguda Maria Cristina. Si sale tra una doppia fila di fontane fino alla plaça Carles Buïgas, tra due edifici simmetrici di Puig i Cadafalch che inquadrano la facciata del Palau Nacional fino alla Font mágica, fontana del 1929 capace di giochi d’acqua e di luce che si muovono a suon di musica in oltre cinquanta combinazioni diverse (autunno e inverno: venerdì e sabato, ore 19-21, primavera ed estate, da giovedì a domenica, ore 21-23.30; spettacoli ogni 30 minuti).