Il modello urbanistico del quartiere fa perno su una piazza centrale e su una ramificazione ortogonale di strette vie su cui insistono casette a uno o due piani, a loro volta raccordo per altre piazze, a non più di 150-200 m di distanza. La prima che si incontra svoltando dal carrer Gran de Gràcia è plaça de la Vila de Gràcia (nota anche con il nome di plaça Rius i Taulet), contrassegnata al centro dalla massiccia Torre del Rellotge, alta 33 metri e costruita a metà dell’Ottocento; risalendo, a due isolati di distanza si trova plaça del Sol, sonnecchiante di giorno, e di notte fulcro di una chiassosa movida di quartiere animata dalla gioventù ‘antagonista’ che ha scelto Gràcia per nido; la più gettonata dalle famiglie, con i suoi bar e le sue gelaterie, è plaça de la Revolució, pure ricca di taperie e locali notturni; la più celebre per i forestieri è plaça del Diamant, ispiratrice dell’omonimo romanzo della scrittrice catalana Mercé Rodoreda; più nascosta e silenziosa, a un solo isolato di distanza, è l’elegante plaça de la Virreina, sorvegliata a nord dall’austera facciata della seicentesca chiesa di Sant Joan. Le separa il carrer de Verdi, brulicante di ateliers e ristorantini, su cui si trova il Cines Verdi (carrer de Verdi 32) la cineteca d’essai più quotata di Barcellona, con film in lingua originale, che costituisce, con il vicino Teatre Lliure (carrer de Montseny 47), di impianto art déco e riaperto nel 2010, il polo culturale del quartiere.