Grande e scenografica arteria, che attraversa in diagonale la città con i suoi 11 km, è tornata nel 1979 alla denominazione datale in origine da Ildefons Cerdà (dopo essere stata per i 40 anni precedenti Avenida del Generalísimo Francisco Franco). I segmenti più vicini al passeig de Gràcia sono caratterizzati da notevoli edifici esemplari dell’architettura modernista barcellonese. All’incrocio tra le due strade, il Palau Robert (passeig de Gràcia 107; visite, da lunedì a sabato, ore 10-19, domenica 10-14.30), circondato da un gradevole giardino, ospita il centro di informazioni della regione catalana, e periodiche mostre d’arte e cultura. Al N. 490 della Diagonal, si trova la Casa Baró de Quadras, costruita da Josep Puig i Cadafalch nel 1904 con forme ispirate al gotico ed elementi arabeggianti e neomudéjar all’interno. Dal 2003 è sede di Casa Asia, associazione nata con l’intento di dare impulso ai rapporti fra Spagna e Asia e Pacifico, anche con un programma di mostre a rotazione (ingresso gratuito, da martedì a sabato, ore 10-20, domenica 10-14) e con un gradevole terrazzo sul tetto del Jardi d’Orient. Di fronte, al N. 442, è Casa Comalat, di Salvador Valeri i Pupurul (1911), ispirata ai motivi di Gaudí (non si visita). Al N. 416-20 (da sola occupa un intero isolato) è casa Terrades, più conosciuta come Casa de les Punxes (1904-05), di Josep Puig i Cadafalch, con sei torri circolari, che anche per struttura e dimensione ricorda un castello nordeuropeo (non si visita). All’angolo con il passeig de Sant Joan, è la Casa Macaya, di Josep Puig i Cadafalch (1901), sede di un centro culturale della Fundació La Caixa, che da qualche anno però non se ne serve più come spazio per esposizioni (non si visita).