Seconda città di Spagna per grandezza, importanza e numero di abitanti, la capitale della Catalogna è una città indubbiamente mediterranea che, a fianco di un terziario sempre più avanzato (per lo più turismo, finanza ed editoria), non ha perso la sua vocazione industriale e portuale, diventando il primo porto per crociere in Europa e il nono nel mondo.
Cosmopolita, aperta, meta di grandi immigrazioni, passeggiando per la “calle” i colori e le provenienze si confondono in un caotico patchwork esotico, e una pluralità di idiomi si mescola al catalano. Qui i moti nazionalisti si trovano sui muri, sulle facce delle persone, sulle pagine dei quotidiani: la Catalogna ha infatti il suo inno, la sua bandiera, una vera capitale, una lingua e una cultura antica. Qui a Barcellona si parla “català”, si pensa “català”, si vive “català” in opposizione a tutto ciò che è Spagna e Madrid.
La sua storia ha portato Barcellona ad essere, più che una città, un insieme di città: è infatti composta da quartieri, “barrios”, talmente diversi l'uno dall'altro da confondere il visitatore. Pur moderna, ha mantenuto un nucleo gotico perfettamente intatto che, al di là delle famose Ramblas, contrasta con il labirinto di viuzze del decadente Raval, oggetto nell'ultimo ventennio di una grande operazione di restyling urbano. Ampi viali si incrociano in un reticolato pressoché perfetto nell'Eixample, mentre stradine anguste e disordinate portano a perdersi nel barrio di Gracia, ideale per un pomeriggio di shopping alternativo.
Barcellona non è sempre stata la località dinamica e sfrenata che conosciamo oggi. Furono le esposizioni universali del 1888, del 1929 e i Giochi Olimpici del 1992 ad essere un volano per la sua spettacolare crescita. Tra questi mega-eventi, il franchismo, con il suo proibizionismo verso qualsiasi manifestazione della “catalanità”, venne spazzato via a partire dalla metà degli anni Settanta, quando Barcellona fiorì come centro di cultura e di arti, diventando una delle capitali del modernismo, della movida e del turismo europeo.