Meno noto di Stonehenge, ma più esteso (11 ettari), più articolato nello sviluppo e per molti versi più misterioso (la sua struttura è stata persino accostata ad alcune formazioni rocciose osservate su Marte), il complesso megalitico degli Avebury Stone Circles è stato eretto tra il 2800 e il 2300 a.C.
Oltre 600 dovevano essere i monoliti originari. Oggi ne restano 180, a comporre un grande “henge” (struttura architettonica circolare o ovale) e numerosi cerchi di pietra dei quali si ha una magnifica vista d’insieme dall’ingresso sud. Dal più ampio circolo di pietre partono due sentieri marcati da altri monoliti. Il primo (direzione sud-est) è ritmato da 100 coppie di pietre, identificate come simboli dell’uomo e della donna, lungo gli oltre 4 km della West Kennet Avenue fino al Sanctuary, dove due fossati chiudono due cerchi concentrici di monoliti (3000 a.C. circa). Il secondo percorso (direzione sud-ovest) termina di fronte al Long Barrow, una tra le più belle sepolture preistoriche (3000 a.C.) del Regno Unito, dove due giganteschi monoliti segnano l’ingresso di un lungo corridoio ai cui lati si aprono le camere funerarie.
Tra il Sanctuary e il Long Barrow, resta avvolta nel mistero Silbury Hill (2500 a.C.), altura artificiale con sommità piatta e fossato difensivo.
Anni di scavi hanno portato alla luce numerosissimi reperti oggi conservati all’Alexander Keiller Museum. Così come il più celebre cerchio di pietre di Stonehenge, il sito archeologico di Avebury è iscritto nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.