Bastano poche rovine a far rivivere il ricordo delle istituzioni che fecero di Atene un modello di democrazia. Non solo: da questa collina, la più alta e meridionale tra le alture che da sud-ovest guardano l'Acropoli, si ammira il panorama più bello della città. Alle spalle dell'Acropoli si staglia l'aguzzo profilo del Licabetto, a sinistra si riconoscono la collina rocciosa dell'Areópago e il Theséion-Efaistiéion, a destra il parco dello Záppio, l'Olimpiéion, lo Stadio e la collina dell'Ardetto, sullo sfondo l'Atene moderna, con i suoi viali ampi e gli alti edifici. Forse dedicato al culto delle muse, il colle fu trasformato in fortezza nel 300 a.C. e da qui, nel 1687, venne bombardato il presidio turco, provocando gravi danni al Partenone. Sulla sommità, è il monumento funerario a Filopappo (114-116), più in basso, i resti della fortezza di Demetrio Poliorcete. Sempre sull'altura del Mouseíon si individuano un gruppo di case trogloditiche, tra cui la cosiddetta prigione di Socrate (in realtà nell'Agorá), e il teatro Dora Stratou, che ogni estate fa rivivere la collina con danze e musiche folcloristiche.