La tradizione lo indica come il luogo di sepoltura di Teseo, e dal famoso eroe ateniese arriva il nome di questo tempio, in origine dedicato ad Athena e a Efesto, dio protettore dei fabbri, numerosi nel vicino quartiere. Risale all'epoca di Pericle (449-444 a.C.) ed è uno dei templi meglio conservati di tutto il mondo greco. 6 colonne sulla fronte e 13 sui lati, ancora sorprendentemente in piedi, ma l'interno non è altrettanto intatto, trasformato in età bizantina in una chiesa, intitolata a S. Giovanni. Rimangono stupende, sebbene in parte illeggibili, le 18 métope che decorano la trabeazione, rilievi che raccontano le “Fatiche di Ercole” e le “Imprese di Teseo”, mentre il fregio che gira intorno alla cella raffigura una “Lotta tra ciclopi” e una “Centauromachia”.