Feluche dalle bianche vele triangolari scivolano silenziose sulle acque del Nilo, che qui sembra assumere l'aspetto calmo di un lago. Il paesaggio conserva intatta una maestosità antica, con l'isola Elefantina (l'originario insediamento, conosciuto come Syene) che si allunga nel fiume e, accanto, l'isoletta di Kitchener, oasi lussureggiante oggi giardino botanico. Al tramonto, attraccati alla riva, i tanti battelli delle crociere turistiche si riempiono di luci.
Per quanto sia diventato oggi un importante centro commerciale, industriale e turistico, Assuan mantiene un fascino tutto particolare. Dovuto sicuramente al richiamo del suo territorio, ai grandiosi panorami naturali, ai monumenti del tempo dei faraoni, ma anche alla suggestiva atmosfera che avvolge la città, capoluogo del governatorato autonomo, con 241mila abitanti.
Oggi come un tempo Assuan è una delle tappe irrinunciabili di un viaggio in Egitto, soprattutto in inverno, quando il suo clima raggiunge un'incomparabile dolcezza. Quasi nulla rimane dell'antica Syene, solo qualche iscrizione sulle rocce del Qasr el-Mullah, collinetta oggi parco pubblico, e i resti del tempio di Iside. Ricchi di colori, profumi e atmosfere, i suq sono un'attrattiva per turisti, ma anche un modo impareggiabile per immergersi nella sua comunità e acquistare prodotti tipici, dalla frutta ai pellami lavorati, dalle ceramiche alle spezie, dagli oggetti in ebano ai fiori essiccati di ibisco.
La Assuan moderna scompare sulla riva sinistra del Nilo, dove il tempo sembra essersi fermato. Qui, le tombe dei Principi, il mausoleo dell'Agha Khan e il monastero di S. Simone, da raggiungere a dorso di dromedario.